• Home
  • Ambiti d'intervento
  • Ansia e stress

Ansia e stress.

Come affrontarli con una prospettiva psicologica diversa

L'ansia e lo stress sono due fenomeni molto diffusi nella nostra società, che possono influire negativamente sulla qualità della vita delle persone. Spesso si cerca di combatterli con farmaci, tecniche di rilassamento o terapie basate sull'analisi dei problemi e delle cause. Tuttavia, esiste un'altra prospettiva psicologica che propone un approccio diverso, basato sulla collaborazione, sulla relazione e sul significato.

La mia prospettiva psicologica è socio-costruzionista e interazionista, ed è ispirata alle teorie postmoderne che mettono in discussione le verità assolute e trascendenti, per valorizzare invece le narrazioni, i discorsi e i contesti sociali che danno forma alla realtà. Secondo questa visione, l'ansia e lo stress non sono malattie o sofferenze mentali oggettive, ma costruzioni culturali e sociali che dipendono dalle credenze, dalle aspettative e dalle pratiche che le sostengono.

Per esempio, se viviamo in una società che ci richiede di essere sempre produttivi, competitivi e perfetti, è probabile che sviluppiamo ansia e stress quando non riusciamo a soddisfare questi standard. Se invece viviamo in una società che ci incoraggia a essere creativi, solidali e autentici, è probabile che sperimentiamo meno ansia e stress, o che li gestiamo in modo diverso.

Questo non significa negare l'esistenza dell'ansia e dello stress, o minimizzare il loro impatto sul benessere delle persone. Significa piuttosto riconoscere che essi sono fenomeni complessi e dinamici, che possono cambiare a seconda di come li interpretiamo e li affrontiamo. In questo senso, la psicoterapia interazionista non si propone di eliminare l'ansia e lo stress, ma di aiutare le persone a costruire nuovi significati e nuove pratiche sociali che li rendano più gestibili e funzionali.

Come si svolge una psicoterapia interazionista? Si tratta di un processo collaborativo tra il terapeuta e il cliente, in cui non si cerca di analizzare o risolvere i problemi, ma di esplorare le storie, i discorsi e le relazioni che li generano. Il terapeuta non è un esperto che conosce la verità o la soluzione, ma un compagno di viaggio che offre domande, riflessioni e risorse per ampliare le possibilità di scelta del cliente. Il cliente non è un paziente da curare o da educare, ma un protagonista attivo della sua vita, capace di creare nuove narrazioni e nuove azioni.

L'obiettivo della psicoterapia interazionista non è quindi quello di cambiare il discorso del cliente con quello del terapeuta, ma di favorire la creazione di un discorso comune, condiviso e utile per andare avanti al di là del problema. Un discorso che sia anche in grado di integrarsi nel contesto sociale del cliente, dove altre interazioni richiedono continue negoziazioni e coordinazioni.

Se sei interessato a conoscere meglio questa prospettiva psicologica diversa, contattami per una consulenza.
Ti aspetto!


Dr. Marco Di Campli
Psicologo Psicoterapeuta a Verona VR


P.I. 04417000231
© 2024. «powered by Psicologi Italia». È severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.